Descrizione
Nella nuova produzione di Teatro Aquilante, Giulio Cavalli decostruisce uno dei miti più radicati della nostra società: l’idea della famiglia come nucleo naturale, immutabile e sacro.
Dalla Germania imperiale di Otto von Bismarck, che per primo definì la famiglia come pilastro dello Stato, al fascismo di Benito Mussolini, che la trasformò in una “fabbrica della nazione”, fino alla dittatura franchista in Spagna, dove divenne un baluardo del conservatorismo cattolico, lo spettacolo ripercorre con ironia e accurata ricerca storica le tappe fondamentali di un’ideologia che ha attraversato epoche e regimi, e smonta la narrazione di un’istituzione che è stata - e continua a essere - uno strumento di potere.
Dalla Germania imperiale di Otto von Bismarck, che per primo definì la famiglia come pilastro dello Stato, al fascismo di Benito Mussolini, che la trasformò in una “fabbrica della nazione”, fino alla dittatura franchista in Spagna, dove divenne un baluardo del conservatorismo cattolico, lo spettacolo ripercorre con ironia e accurata ricerca storica le tappe fondamentali di un’ideologia che ha attraversato epoche e regimi, e smonta la narrazione di un’istituzione che è stata - e continua a essere - uno strumento di potere.