In occasione della XXIX ‘Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie’, l’Amministrazione comunale di Collecchio ha scelto di dedicare la posa di un albero in fiore e di una targa commemorativa alla memoria di Emanuela Loi, agente della Polizia di Stato preposta al servizio di scorta del giudice Paolo Borsellino, uccisa nella strage di via D’Amelio il 19 Luglio 1992.
La cerimonia si è svolta giovedì 21 Marzo presso il parco collecchiese delle ‘Vittime innocenti di tutte le Mafie’ ed ha visto l’apprezzata partecipazione di alcune classi della scuola secondaria di primo grado ‘D. Galaverna’.
Nell’occasione sono intervenuti, tra gli altri, la Sindaca Maristella Galli, la Comandante della Polizia Stradale di Parma dottoressa Katia Grenga, il Comandante Provinciale dei Carabinieri dottor Andrea Pagliaro, il Prefetto di Parma dottor Antonio Lucio Garufi ed il Questore di Parma dottor Maurizio Di Domenico, oltre al comandante della stazione locale dei Carabinieri Francesco Broccio e al Comandante della Polizia Locale dell’Unione Pedemontana Parmense Vito Norcia.
Ascoltato l’inno nazionale italiano, la cerimonia ha visto la Sindaca Galli insieme ad una studentessa scoprire la targa in memoria di Emanuela Loi.
A seguire, si è provveduto alla piantumazione del Prunus fiorito nel rispettoso silenzio dei tanti presenti, tra i quali anche una rappresentanza delle associazioni locali, dai membri del Gruppo di Protezione Civile Arci ‘Bruno Mambriani’ agli Alpini di Collecchio e Gaiano.
Non senza emozione, la Sindaca Maristella Galli ha introdotto la figura di Emanuela Loi, ricordata: - tra le prime donne reclutate in Polizia e quasi subito assegnata alla scorta del giudice Borsellino, che ha mantenuto fede al proprio impegno per una società più giusta, arrivando a sacrificare se stessa. -
- L’omaggio dell’albero in fiore che abbiamo voluto accompagnare alla targa è simbolo vitale di un esempio indelebile che, proprio come l’albero, continuerà nel tempo a dare buoni frutti. -
A loro volta, tre studentesse della scuola collecchiese hanno saputo prendere spunto dalla figura della Loi per riconoscerne il ruolo esemplare, condividendone i valori portati avanti nonostante i rischi e dichiarandosi pronte a coltivare l’insegnamento dell’agente scomparsa.
Un intervento, quello delle giovani, particolarmente apprezzato dalle Autorità, che hanno voluto mettere in luce l’importanza di questa sensibilità nelle nuove generazioni.
Così il dottor Di Domenico, Questore di Parma, che ha sottolineato quanto sia fondamentale il contrasto totale e permanente alle mafie, nell’ambito del quale la dedizione e l’impegno dei singoli resta irrinunciabile, ricordando come il sacrificio della stessa Loi abbia rappresentato un fattore determinante nell’arrivare all’obiettivo di annientare la mafia corleonese.
In chiusura, anche le parole del Prefetto di Parma dottor Garufi sono state rivolte in particolare ai giovani presenti, ai quali ha ribadito l’importanza della democrazia conquistata e la necessità di difenderla in ogni sua forma, con la raccomandazione di impegnarsi a diventare pienamente cittadini, interrogandosi quotidianamente su cosa si è disposti a fare per la libertà di tutti e di ognuno.