Un’iniziativa simbolicamente rivolta ai più giovani è promossa dal Comune di Collecchio in occasione della ricorrenza de ‘Il Giorno del Ricordo delle vittime delle foibe’, istituito per legge il 10 Febbraio di ogni anno per commemorare uomini, donne e bambini sterminati in terra italiana, in Istria e Dalmazia, tra il ’43 ed il ’47.
Il termine ‘foiba’ è una corruzione dialettale del latino ‘fovea’, che significa ‘fossa’: le foibe presenti in Istria corrispondono a voragini rocciose a forma di imbuto rovesciato, create dall’erosione di corsi d’acqua, dove le vittime furono gettate per un orribile progetto di pulizia etnica.
Quest’anno alle classi terze della scuola secondaria di primo grado ‘D. Galaverna’ sarà donata una copia del libro di Gigliola Alvisi ‘La bambina con la valigia’, che raccoglie la preziosa testimonianza di Egea Haffner ed è accompagnato da una splendida serie di fotografie dell’archivio di famiglia.
È il 6 luglio 1946: una fotografia in bianco e nero ritrae una bambina con il vestito delle feste e una valigia con la scritta ‘Esule giuliana n. 300001’.
Quella bambina, che non ha ancora compiuto cinque anni, diventa l’emblema dell’esodo giuliano-dalmata: costretta a lasciare la sua città e a diventare esule, prima in Sardegna, poi a Bolzano, la protagonista manterrà sempre vivi i colori e i profumi della sua amata Pola.
L’autrice ha trattato con delicatezza e rispetto la storia di Egea Haffner per far conoscere ai ragazzi il dramma delle foibe attraverso una piccola ma significativa storia personale.