E’ stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale l'ordinanza che fissa tempi e modi per i rimborsi riferiti ai danni subiti per le calamità naturali ai soggetti privati per danni al patrimonio edilizio abitativo ed ai beni mobili in esso ubicati, 45 milioni di Euro per l'intero territorio emiliano-romagnolo.
Previsti indennizzi fino a 150.000 Euro per le abitazioni danneggiate e fino a 187.500 Euro per quelle distrutte o da delocalizzare.
I beni mobili non registrati come arredi o elettrodomestici, situati in abitazioni distrutte o allagate, saranno risarciti fino a 1.500 Euro.
Nel territorio del Comune di Collecchio ciò riguarda gli undici casi di cittadini che, con la presentazione del cosiddetto “Modello B” avevano già segnalato i danni subiti in occasione dell’esondazione del torrente Baganza dell’ottobre 2014.
C'è tempo fino al 29 settembre 2016 per presentare le domande di rimborso, accompagnate da relativa perizia, per i danni subiti dai privati: i cittadini interessati potranno avanzare l'istanza di contributo al Comune nel cui territorio si trovano l'immobile o i beni interessati.
Entro il mese di ottobre sarà ultimata l'istruttoria e i controlli sulle domande pervenute, quindi la Regione definirà il rimborso massimo concedibile per ciascuna richiesta sulla base delle risorse disponibili: per le abitazioni principali sarà riconosciuto fino all'80% del valore minimo tra quello comunicato in fase di prima ricognizione dei danni, nelle settimane successive all'evento emergenziale, e quello indicato nella perizia asseverata; per le seconde case sarà fino al 50%.
Ultimata l'attività regionale, la proposta sull'ammontare dei risarcimenti verrà trasmessa al Dipartimento nazionale di protezione civile per la successiva approvazione da parte del Consiglio dei Ministri.
I rimborsi saranno liquidati entro la fine dell'anno: verranno depositati su appositi conti correnti nominativi di futura attivazione presso istituti di credito convenzionati.
I contributi saranno riconosciuti sotto forma di finanziamento agevolato e saranno a totale carico dello Stato, attraverso un meccanismo di credito di imposta.
Attualmente non è ancora definito il percorso da seguire per i danni ad imprese ed attività economiche che, prevedibilmente, si concretizzerà a breve termine per concludersi nel 2017.