L’attuale Collecchio sorse in era cristiana col nome di ‘Colliculum’, ovvero piccolo colle, seguendo le vicende politiche ed economiche di Parma fino ad essere sottoposto al potere dei vescovi locali.
Nell’alto medioevo è forte l'organizzazione religiosa, confermata dalla presenza di due importanti pievi di Collecchio e di Madregolo, oltre ad ospizi per pellegrini a servizio della ‘Via Francigena’ che conduceva verso Roma.
Tra il 1200 ed il 1500 Collecchio fu luogo di battaglie legate alla storia di Parma e ai nomi di Federico II, delle famiglie dei Visconti, dei Rossi, dei Pallavicino e degli Sforza.
Nel 1777 Collecchio fu eretto a feudo in favore della famiglia Dalla Rosa-Prati.
Nel 1796 Napoleone incorporò Parma all'Impero Francese nacque il Comune o piuttosto ‘Mairie’ poiché all'epoca i documenti ufficiali erano redatti in lingua francese.
A seguito del plebiscito avvenuto nell’agosto del 1859, il Comune di Collecchio fu annesso al Regno di Sardegna sotto il Governo Costituzionale di Vittorio Emanuele II.
Verso la fine del 1800 nacquero le prime industrie agroalimentari che costituiscono ancora oggi l’asse portante dell'economia della zona.
Curiosità:
Tra il 1859 e il 1892 fu segretario comunale di Collecchio il poeta dialettale e noto burattinaio Domenico Galaverna (1825-1903). Fin dal 1852 Galaverna aveva iniziato a pubblicare il lunario “Battistein Panada” che raccontava in rime il periodo storico che si stava vivendo attraverso le vicende del protagonista e dei componenti della sua famiglia.
L’Amministrazione Comunale di Collecchio in occasione del centenario della morte del poeta ha deliberato il riconoscimento ufficiale della maschera di Battistein Panada come maschera rappresentativa del Comune di Collecchio. Domenico Galaverna fu inoltre l’ideatore dell’attuale stemma del Comune di Collecchio.
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