L’antica pieve di San Prospero, edificata nel secolo XI in stile romanico lombardo, viene citata per la prima volta nel 1230, come pieve cui fanno capo otto chiese minori.
La struttura originaria dell’edificio viene ampliata all’inizio del XIII secolo inglobandola in una struttura a tre navate: a questa fase costruttiva risalgono l’alto presbiterio e la massiccia torre campanaria quadrangolare impostata su di esso.
La nuova torre campanaria staccata dalla chiesa e posta a fianco della facciata viene eretta nel 1922. All’interno della chiesa le colonne terminano con capitelli romanici scolpiti con animali, volti umani e figure fantastiche. Nella chiesa sono conservati una vasca battesimale del XII secolo, con decorazione di tipo architettonico a colonne e archi incrociati, e una lastra scolpita a bassorilievo che raffigura il Battesimo di Gesù.
L'attuale chiesa di Gaiano è stata costruita attorno al 1968 per agevolare i residenti, fino ad allora serviti dalla chiesa settecentesca di Oppiano, oggi sconsacrata, che si affaccia sul fiume Taro. La sua storia era connessa alle vicende legate alla Via Francigena che partendo da Parma, attraversando Madregolo, Collecchiello, Giarola, portava i pellegrini verso Ozzano Taro, Fornovo ed il valico di Monte Bardone.
Già nel 1141 su alcuni documenti si parla di una chiesa in Lemignano, quasi completamente distrutta nel corso dei secoli.
L’attuale edificio, ricostruito nel 1837 a spese del parroco locale, sorge sulle fondamenta dell'antica cappella come testimonia l’orientamento della facciata verso occidente, tipico delle chiese antiche.
L’antica pieve romanica crollò tra il 1200 ed il 1300 per l’erosione causata dalle inondazioni del fiume Taro.
L’attuale chiesa parrocchiale risale intorno al 1630 e conserva quattro capitelli romanici, raffiguranti i quattro evangelisti nei loro simboli tradizionali, provenienti dalla pieve originaria.
A suo lato, figure simboleggianti i pellegrini che, percorrendo la Via Francigena, guadavano il fiume Taro e trovavano riparo presso l'antica Pieve.
Nel 1230 la Chiesa di Ozzano fu ricostruita nel XVIII secolo. Di particolare interesse i dipinti raffiguranti il ‘Battesimo di Gesù’ e la ‘Madonna col Bambino e i Santi’, oltre alla tela raffigurante la ‘Madonna dell’umiltà’.
La cappella di San Martino di Sinzano è nominata per la prima volta in un documento del 1230 e solo nel 1493 fu elevata a parrocchia con proprio Battistero. La Chiesa attuale fu costruita intorno al 1753 e successivamente restaurata.
Di particolare interesse l’olio su rame con l’Adorazione dei pastori e l’olio su tela del Sacro Cuore.
Della chiesa annessa alla Corte di Giarola, che serve la frazione di Pontescodogna, si parla in un documento del 1187.
A seguito dei bombardamenti del 1945, dell'antica chiesa romanica resta solo una parte dei muri, mentre il campanile fu ricostruito secondo le linee primitive dello stile romanico
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